sabato 8 aprile 2017

Francois Le Champi, George Samd -1848

 " Bisogna saper patire ciò che non si può impedire. Bisogna soprattutto non peggiorare la propria cattiva sorte opponendovisi."

Il romanzo è incentrato su una storia d'amore delicata e questo sentimento viene raccontato nelle sue sfumature più pure (da quello materno a quello matrimoniale, passando per la visione cristiana) pur sbocciato in mezzo alle peggiori asperità della vita di campagna dell'Ottocento. Le scelte narrative sono molto appropriate: prima la cornice di una coppia che parla al rientro di una serata; poi la coppia stessa ricorda un racconto fatto da un canapaio durante una notte in stalla. Si tratta di un vero e proprio susseguirsi di racconti nel racconto gestiti con maestria. 
La vita di campagna non è un idilio. Ci sono la lotta per l'accumulo della ROBA (di verghiana memoria), le chiacchere di paese, l'ignoranza, la malattia, la fatica. L'aspetto più interessante dell'opera è la capacità dell'autrice di calibrare il realismo e la sensibilità con  cui osservare i sentimenti e i valori dei personaggi. 
Luminoso.
☆☆☆☆\☆☆☆☆☆

Originalità della trama:☆☆☆☆\☆☆☆☆☆
Coinvolgimento del lettore: ☆☆☆☆\☆☆☆☆☆
Arricchimento culturale: ☆☆☆☆\☆☆☆☆

domenica 26 marzo 2017

Nana, E. Zola -1880

Analisi obiettiva, distacco e sospensione di ogni giudizio: queste sono le caratteristiche dello sguardo dell'autore sulla vita di Nana, ragazza dalle umili origini che si riscatta (solo economicamente) con il teatro e la vita in società.  Il mondo della recitazione, la finzione e il doppio allo specchio sono temi di fondo che si sposano con una cruda osservazione della classe borghese, con la sua allegria ostentata, la grettezza intrinseca e le astuzie. Una ragazza incapace di profondità, senza alcun talento se non quello di ostentare la sua nudità, ha un grandissimo successo, asseconda la sua natura sessualmente capricciosa con  un rapido susseguirsi di amanti (uomini e donne) e, nel farlo, lascia dietro sé una scia di disgrazie: matrimoni distrutti, patrimoni dilapidati, malattie, illegalità, suicidi. Nulla sembra poterla salvare e nemmeno lei cerca una via d'uscita. Realistico ed interessante

☆☆☆ e mezzo

Originalità della trama: ☆☆☆☆\☆☆☆☆☆
Coinvolgimento del lettore: ☆☆☆\☆☆☆☆☆
VM: ☆☆☆☆\☆☆☆☆☆
Arricchimento culturale: ☆☆☆\☆☆☆

martedì 21 febbraio 2017

I racconti di Canterbury, G. Chaucer - 1388 circa

Durante un pellegrinaggio a Canterbury, alla tomba di Thomas Becket, il narratore incontra una compagnia di viaggiatori ai quali si unisce. I viaggiatori scelgono di dare vita ad una sorta di gara di racconti ed ognuno di essi dovrà raccontarne uno.  Nasce così una raccolta di non semplice lettura che comprende vari registri stilistici, dalla poesia alla prosa, dall'aulico al triviale, sul modello del nostro Decamerone.
Potevo evitare.
☆☆ e mezzo

Originalità della trama ☆☆\☆☆☆☆☆
Coinvolgimento del lettore ☆\☆☆☆☆☆
VM: ☆☆☆☆\☆☆☆☆☆
Arricchimento culturale: ☆☆\☆☆☆☆☆

giovedì 19 gennaio 2017

Tess dei d'Urberville, T. Hardy - 1891

La vita, nelle campagne dell'Inghilterra vittoriana, scorre tranquilla: solite asperità,  soliti soprusi, solite lotte per la sopravvivenza, solite ipocrisie religiose. Improvvisamente, la vita della famiglia Durbeyfield viene sconvolta; un parroco studioso di storia suggerisce al capofamiglia che il loro cognome risulterebbe una deviazione da D'Urberville, una storica famiglia nobile di ceppo normanno. Per reclamare la parentela, la primogenita Tess viene inviata dai D'Urberville più vicini, i quali, però, sono un ceppo di nuovi ricchi il cui unico rappresentante attivo è il giovane e lussurioso Alec; si innamora di Tess, non riconosce la parentela e la prende a lavorare alle sue dipendenze. La giovane finisce, quindi, dalla padella nella brace.
Si apre quindi lo scenario su una serie di disgrazie che lasciano la ragazza sola, disonorata ed esposta alle terribili intemperie della vita.
I temi sottesi al romanzo sono molti: la società,  perfida e cattiva e le chiacchiere delle gente, antagoniste principali ai protagonisti; l'inutilità della religione; la vita dura nella natura e tra i campi; l'amore.
L'amore viene presentato  in forme diverse: c'è quello dolce ma sconclusionato del padre di Tess verso la figlia, quello lussurioso del giovane Alec, quello puro ma troppo legato ad un mondo colto e astratto di Angel e poi quello di Tess. Quello della ragazza è un sentimento che si evolve e si arricchisce, cresce con lei fino a raggiungere il parossismo (come diceva sempre mio papà, l'amore è ciecA).
Il finale potrebbe lasciare l'amaro in bocca a chi vede Tess come un'eroina romantica; in realtà è in perfetta linea e tendenza con la visione del mondo di fine ottocento. 

☆☆☆\☆☆☆☆☆

Originalità della trama: ☆☆☆\☆☆☆☆☆
Coinvolgimento del lettore: ☆☆☆\☆☆☆☆☆
VM:☆☆\☆☆☆☆☆
Arricchimento culturale: ☆☆☆\☆☆☆☆☆

lunedì 2 gennaio 2017

L'avversario, E. Carrere - 2000'

L'ultimo romanzo che ho letto nel 2016, è il resoconto quasi giornalistico di un fatto di cronaca avvenuto nel 1993 in Francia. La vicenda narra di Jean Claude Romand, inquietante personaggio che, dopo avere mantenuto una doppia vita per 15 anni, trucida la sua famiglia e tenta il suicidio per paura che la verità venga a galla. Generalmente non amo questo tipo di indagine, ma mi hanno colpito molto due scelte dell'autore:
- Stile: Carrere racconta le vicende a partire dal suo personale punto di vista. Sottolinea le ricerche, le analisi, i carteggi, proprio come se stesse narrando i passaggi del suo lavoro e della sua indagine; si tratta di un punto di partenza originale e scevro da ogni piaggeria  verso il pubblico.
- Trama: il racconto non si esaurisce con un semplice epilogo ma prosegue seguendo il carteggio e le interviste degli amici di Romand durante la sua vita in carcere. Carrere dimostra così di essere interessato alla storia e alla sua prosecuzione in maniera intensa e genuina.
Ho avuto l'impressione che fosse eccessiva l'empatia tra autore e personaggio; l'indagine sembra quasi difendere l'efferatezza del male.

☆☆☆\☆☆☆☆☆

Originalità della  trama:☆☆☆☆/☆☆☆☆☆
Coinvolgimento del lettore: ☆☆☆☆\☆☆☆☆☆
VM: ☆☆☆\☆☆☆☆☆
Arricchimento culturale: ☆\☆☆☆☆☆

giovedì 29 dicembre 2016

Giganti, streghe e animali magici, R. Denti -2005

Conoscendo Roberto Denti come libraio e partigiano, volevo sperimentare la lettura di qualche suo scritto nell'ambito che maggiormente gli appartiene: la letteratura per ragazzi. Non sono stata delusa. Il libro è una raccolta delle leggende e delle fiabe della cultura celtica, tutte riferite ad un unico personaggio (il giovane Ian), volte a creare una sorta di biografia fantasiosa e mitologica già nel mito. Altri grandi protagonisti di questi cinque racconti sono gli animali (magici, parlanti, aiutanti ma anche semplici bestie per il lavoro dei campi), il male (inteso proprio nel senso della cattiveria umana e della sfortuna) e la terra d'Irlanda (unica grande madre cui tornare).
È una lettura formativa, anche se sono molto incerta se affrontarla o meno con i miei bambini, forse troppo piccoli per seguire le vicissitudini narrate e impressionabili. Purtroppo ho letto l'edizione digitale e non potuto apprezzarle appieno, ma le illustrazioni sono bellissime, delicate e sfumate.

☆☆☆ e 1/2


Originalità della trama: ☆☆☆\☆☆☆☆☆
Coinvolgimento del lettore: ☆☆☆☆\☆☆☆☆☆
VM: 0
Arricchimeto culturale: ☆☆☆☆\☆☆☆☆☆


mercoledì 21 dicembre 2016

Il petalo cremisi ed il bianco, M.Faber -2002

Il mio giudizio su questo romanzo, contemporaneo ma ambientato nella Londra vittoriana, resta altalenante. L'autore ha dichiarato di aver lavorato per vent'anni sulla ricostruzione di costume e società.
 E si vede.
 Ricerche minuziose, amore per i particolari (gradevoli e sgradevoli che siano), oggetti, rimedi medici, localizzazioni geografiche... tutto ciò che riguarda la vita quotidiana del 1870 è preciso. Fortunatamente Faber non cade mai nell'errore di dividere parti narrative e parti descrittive ma fonde tutto creando una grande amalgama verbosa.
La caratterizzazione di personaggi è l'altro grande merito dell'autore. Sono sviscerati ed "indagati"in tutte le pieghe del loro animo, arricchiti di pensieri profondi e flash back, nonché capaci di dialoghi interessanti e grande proprietà di linguaggio.
Da ultimo ho apprezzato particolarmente le scelte stilistiche; il dialogo iniziale tra autore e lettore, che si accompagnano, come due spiriti eterei tra le vie di Londra, sfiorando i vari personaggi e le varie situazioni è un piccolo gioiello di stile; l'inserimento di frammenti di letture, del romanzo di Sugar e del diario di Agnes, di lettere di lavoro e di pagine di studio di Sophie sono un diversivo che alleggerisce la lunga lettura; grande e degna di elogio è la capacità dell'autore di legare tra loro situazioni diverse grazie allo stesso frammento di dialogo ("Amore mio" è una frase che lega due dialoghi e due situazioni differenti, permettendo di passare da uno all'altro in scioltezza).
Assolutamente improbabile è,  però,  l'impalcatura stessa del romanzo, la trama. La storia di una prostituta con una grandissima e sconfinata cultura letteraria, che viene assunta come istitutrice a casa di un cliente è assolutamente surreale.
I particolari scabrosi e crudi della vita di strada sono esagerati e, invece che invogliare la lettura, allontanano, fanno prendere le distanze. Era necessario? Ma soprattutto...è credibile?

☆☆\☆☆☆☆☆

Originalità della trama:☆☆\☆☆☆☆☆
Coinvolgimento del lettore: ☆☆\☆☆☆☆☆
VM: ☆☆☆☆\☆☆☆☆☆
Arricchimento culturale: ☆☆☆\☆☆☆☆☆