" Bisogna saper patire ciò che non si può impedire. Bisogna soprattutto non peggiorare la propria cattiva sorte opponendovisi."
Il romanzo è incentrato su una storia d'amore delicata e questo sentimento viene raccontato nelle sue sfumature più pure (da quello materno a quello matrimoniale, passando per la visione cristiana) pur sbocciato in mezzo alle peggiori asperità della vita di campagna dell'Ottocento. Le scelte narrative sono molto appropriate: prima la cornice di una coppia che parla al rientro di una serata; poi la coppia stessa ricorda un racconto fatto da un canapaio durante una notte in stalla. Si tratta di un vero e proprio susseguirsi di racconti nel racconto gestiti con maestria.
La vita di campagna non è un idilio. Ci sono la lotta per l'accumulo della ROBA (di verghiana memoria), le chiacchere di paese, l'ignoranza, la malattia, la fatica. L'aspetto più interessante dell'opera è la capacità dell'autrice di calibrare il realismo e la sensibilità con cui osservare i sentimenti e i valori dei personaggi.
Luminoso.☆☆☆☆\☆☆☆☆☆
Originalità della trama:☆☆☆☆\☆☆☆☆☆
Coinvolgimento del lettore: ☆☆☆☆\☆☆☆☆☆
Arricchimento culturale: ☆☆☆☆\☆☆☆☆